venerdì 27 luglio 2012

Bunny- Cuscinone Allattamento


Era da pasqua che aspettava di uscire dalla sua tana... e finalmente con un po' di ritardo ce l'ha fatta!!!!
Lo trovate in vendita su ebay e presto su misshobby

martedì 24 luglio 2012

Caprini

Erano tre anni che desideravo farlo, ma poi per un motivo o per un altro non è mai capitata l'occasione...fino alla scorsa settimana.
Mi sono svegliata quasi all'alba per essere pronta e attiva in "caciaia" quando comincia il lavoro. Ed è stata un'esperienza unica.
Ho degli amici che hanno un'azienda che produce formaggi caprini e da tempo avevo espresso il desiderio di assistere alla produzione del formaggio; loro per tutta risposta dissero che non permettevano di assistere ma se volevo avrei potuto partecipare attivamente al lavoro.
Meglio di così...potevo fare il formaggio!!!
E l'ho fatto.
Mi si sono aperte le porte di un mondo a me sconosciuto e mi è piaciuto tantissimo.
Vedere arrivare il latte caldo appena munto, metterlo in un grande pentolone e cominciare a cagliarlo. E poi lavorarlo, stando attenti a metterlo nelle forme nel modo giusto per far uscire tutto il siero.  E ancora, salate le tome lattiche e rigirare quelle in via di stagionatura.


E ricominciare da capo.
Affondare le mani e le braccia nel pentolone del formaggio caldo per romperlo in mille pezzettini è stato un momento quasi estatico. Una sensazione morbida e avvolgente che mi ha ricordato un po' l'utero materno: questa massa così imponente ma al contempo così fragile e delicata.
  

La giornata si è conclusa con la ricotta, il formaggio più leggero, più vellutato.
L'ho fatto tutto da sola e ne sono stata fiera.
Da oggi in poi mangerò formaggi con molta più soddisfazione

mercoledì 11 luglio 2012

La competenza dei genitori

Da novembre scorso ho intrapreso un percorso di pedagogia steineriana, specifico al primo settennio. Ho sempre lavorato nella scuola steiner della zona, fin da quando Vera era piccina e la frequentava. Prima ero la mamma di cucina, poi tenevo i bambini il pomeriggio per chi aveva esigenze di stare più tempo a scuola e poi ho sostituito le varie maestre dell'asilo che per un motivo o per un altro mancavano.
Poi quest'anno ho lasciato la scuola waldorf per una collaborazione in un asilo nido familiare, non dichiaratamente steiner ma molto molto ispirato.
Tutto questo l'ho sempre fatto e lo faccio  con grande amore e passione. I bambini mi sono sempre piaciuti, ho sempre sentito che stare con loro mi veniva spontaneo ed era fonte di grande gioia.
Quest'anno ho deciso che era giunto il momento di approfondire anche la parte teorica e così ho cominciato questo corso.
Devo essere sincera, il corso l'ho cominciato con molti dubbi e perplessità, mi piace tanto la pedagogia steineriana, ma all'interno della scuola ho anche sempre notato tante cose che non mi piacevano o alle quali io non mi volevo uniformare...
Poi mi son detta che se dopo le prime lezioni avessi visto che non era una storia per me potevo sempre venire via... E invece più che andavo avanti con gli incontri più che mi innamoravo di tutte le materie proposte.
Pian piano ho capito che le omologazioni "da manuale" avvengono solo se tu vuoi diventare un bacchettone da manuale, se ti lasci travolgere dai dogmi, permetti ai dogmi di dettare legge e annulli te stesso e il tuo pensiero critico e costruttivo.
Ma se rimani comunque te stesso, questo percorso non può far altro che arricchirti, arricchirti come persona... perchè alla fine è un percorso che fai esclusivamente per te, per renderti una persona un pochino più luminosa in modo che tu possa avvicinarti un po di più alla luminosità dei bambini.
In questo percorso, durante l'ultimo incontro c'è stata una docente U.W. molto brava di pedagogia curativa che ha detto un paio di cose che mi piacerebbe condividere su queste pagine, con tutti quelli che vorranno leggerle...
Si parlava di bambini che magari passano un momento un po' particolare ( di aggressività, o di tristezza o di qualunque altra cosa) i cui i genitori sentono di aver bisogno di un aiuto esterno per aiutarli. La docente che lavora in Germania in un centro di pedagogia curativa ha detto una cosa che mi è parsa veramente molto molto bella.
Loro, nel loro centro, partono dalla convinzione che i genitori sono coloro i quali conoscono meglio il bambino e sono in potenza chi può aiutarlo maggiormente, in quanto l'anima del bambino ha scelto proprio come accompagnatori in questa esistenza e se ha fatto questa determinata scelta è proprio perchè loro possono maggiormente aiutarlo.
Quando ho sentito queste parole, e tutte le volte che lo racconto, sale dentro di me un brivido... è una cosa che mi tocca profondamente.
Molto spesso si pensa o si è pensato che i genitori non siano capaci, non siano competenti nei riguardi dei propri figli. Molto spesso si accusano i genitori di non conoscere i proprio figli e di non sapere come prenderli ( e molto spesso i genitori si "accomodano" e si giustificano dietro queste scuse). Invece i genitori sono colori i quali possono maggiormente aiutare i proprio figli proprio perchè scelti da quest'ultimi.
La trovo una dichiarazione bellissima e una verità sconfinata. Finalmente si restituisce un po' di competenza ai genitori e si fanno entrata come parte attiva nell'educazione e nella cura dei loro cuccioli.
Tant'è che U. diceva che il suo lavoro stava tutto nel portare un'altra visione del bambino ai genitori, in modo che loro potessero avere un'illuminazione su come e cosa fare con lui/lei.
Ci ha lasciato anche un esercizio da fare per i bambini: trovare uno spazio e un momento di calma, chiudere gli occhi e respirare profondamente, lasciare da parte pensieri e preoccupazioni creando uno spazio di calma e tranquillità. In questo spazio di calma far entrare l'immagine del bambino o la sensazione del bambino e tenerla lì il più a lungo possibile, senza cercare soluzioni o intuizioni, semplicemente tenere la sensazione lì.
Semplice, quasi banale, ma di grande effetto... provare per credere!

Nella foto, la bambola creata al corso... una bella cucciolotta morbidosa!

giovedì 5 luglio 2012

[Fiori di Bach] Scoraggiamento

La quarta categoria emozionale dei fiori di Bach è quella dello Scoraggiamento e i fiori che portano riequilibrio a questo tipo di emozioni sono sette: Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak.

Lo Scoraggiamento è un'attitudine a non aver fiducia in sé stessi. Qui in questa categoria siamo al clou dei Fiori di Bach. La vita di tutti si gioca sul potere personale e sull'autostima. E il potere personale, che corrisponde all'energia dello stomaco o 3 chakra che si voglia chiamare, è stato quasi per tutti nella vita duramente colpito. Dal 3° chakra ci relazioniamo con gli altri e se non ci sentiamo all'altezza e ci ritiriamo per orgoglio, la nostra energia può diminuire, oppure può diminuire l'energia dello stomaco anche quando ci sentiamo in colpa per un qualcosa che ci è stato vietato a cominciare dall'infanzia, e non osiamo andare oltre quel "divieto" (avendo fatto il pieno di morale).
E' da bambini che la nostra autostima si educa. E i bambini non possono sbagliare perchè non hanno una mente costruita come quella degli adulti; quando parlano ripetono quello che sentono dai genitori o dall'ambiente in cui vivono, quindi quando vengono redarguiti senza dar loro una spiegazione precisa, o quando vengono fatti stare zitti senza un motivo, ad es: perchè il genitore abusa del proprio ruolo perchè non sa dare le risposte giuste, il bambino si scoraggia perchè non si sente compreso e il suo potere personale si incrina e se non gli si pone rimedio si attirerà nella vita situazioni ripetitive a scapito della propria autostima appunto, che poi dovrà recuperare quando sarà adulto a sua volta.
Così ci saranno emozioni in eccesso relative al non sentirsi all'altezza nelle situazioni, al sentirsi in colpa, al non sapere delegare e farsi carico di troppa responsabilità, ad essere angosciati per non saper uscire dalle situazioni, a non sapere superare i traumi del passato, al sentirsi vittime degli altri in ogni situazione di vita, al farsi carico di eccessivi pesi fino a crollare.

In questo modo si generano emozioni in disequilibrio del tipo:


sentirsi falliti ed inutili (Larch)

vivere l'errore come una colpa (Pine)

identificarsi nel ruolo e perdere contatto con sé stesso (Elm)

sentirsi angosciati detto anche "sono alla frutta" (Sweet Chestnut)

scoraggiamento per un trauma irrisolto (Star of Bethlehem)

 sentirsi vittima di un destino ingiusto (Willow)

perdere di vista il naturale bisogno di riposo (Oak)


Per maggiori informazioni o consulenze private contatta magopala@gmail.com


A presto!
Soma