giovedì 8 settembre 2016

Maternità moderna



Oggi sono in vena di fare polemica. Si. Ogni tanto ci vuole.
La mia polemica riguarda la maternità oggi. La maternità delle donne lavoratrici.
Mi sembra che le donne oggi arrivino a fare figli perchè "si deve", perchè dopo il percorso classico de: laurea, lavoro, matrimonio, casa, non ci sia altro da fare sulla lista della spesa che un figlio.
E fin qui niente di male, è bellissimo avere un figlio, un'esperienza unica che ti cambia la vita. E allora permettiamo fino in fondo all'esperienza di cambiarci la vita.
Sembra invece che la tendenza ultimamente, almeno tra le donne primipare che mi capita di incontrare, sia quella di fare un figlio giusto per mettere una spunta nell'esperienze di vita. Ok, ma un figlio non è un peluche! Quel bel batuffolino tutto latte e pannolini, pian piano crescerà e diventerà un individuo in tutto e per tutto. E allora, vogliamo dedicargli un po' del nostro tempo e del nostro amore a questo batuffolino? O vogliamo delegare nonni e educatrici del nido a fare questo delicatissimo lavoro?
Sembra che, una volta partorito e allattato giusto 3 mesi (perchè almeno 3 mesi si deve), le donne abbiamo una gran fretta di tornare al lavoro e già a 4-8 mesi del pupo, lo smollano dove possono e via di nuovo in ufficio. E il frugoletto in gestione ai nonni fino a che non lo prendono al nido.
Ora, devo fare una precisazione perchè altrimenti rischio di essere fraintesa e letta come una che non capisce in che situazione critica si muove il mondo lavorativo italiano. Lo so. La conosco la situazione del lavoro. Lo so che è difficile trovarlo e una volta trovato è bene non perderlo. So tutto.
La mia polemica infatti non riguarda forse la stragrande maggioranza delle donne che DEVONO tornare a lavorare perchè sennò non arrivano a fine mese. No. Con loro sono super solidale e tanto di cappello per aver comunque avuto il coraggio di fare un figlio.
No. Io parlo di quelle coppie standard ( e in Italia ce ne sono parecchie) che dopo 10 anni di fidanzamento, matrimonio, 10 anni di buon lavoro di entrambi,casa di proprietà e tutti i fronzoli del caso, ad un certo punto decidono di fare un figlio- anche perchè sennò che si sono sposati a fare?!?- e appena fatto il figlio, nella donna scatta di nuovo la frenesia lavoro.
Ora, non mi venite a dire che dopo 10 anni non avete qualche risparmio da parte, che nel momento in cui avete pianificato il dolce evento non vi siete fatti due conti in tasca?
Ma come, appena avuto il pupo siete corsi a comprarvi il Suv perchè sennò vi mancava lo spazio per passeggini e ammennicoli e non avete pianificato la prospettiva di poter rimanere per un po' con un solo genitore che lavora a tempo pieno?
Non ci credo. Non ci voglio credere!
Dai, un figlio si fa e gli si dedica del tempo.
L'antroposofia dice che addirittura il bimbo dovrebbe stare a casa con la mamma fino a 4 anni! 4 anni! Ok, ammetto che vista la società in cui viviamo 4 anni sono un po' eccessivi. Ma 1 anno glielo vogliamo regalare a questa creatura? cos'è un anno in una vita intera? Nulla, se ci pensiamo bene. Ma in quell'anno avremmo fatto il più bel regalo che si può fare a un figlio e a noi stesse: gli avremmo regalato TEMPO. Tempo di stare con lei/lui, di osservare e godere dei suoi cambiamenti, dei suoi progressi, dei suoi primi passi, delle prime parole. Un tempo lento, scandito dai ritmi del bambino, un tempo dove le piccole cose sono le più belle. Un tempo che non tornerà.
E questa è maternità.



ps. la foto l'ho presa da www.mamme24.it

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